Novità fiscali dalla legge di bilancio 2020: le spese che potranno essere detratte all’ interno della dichiarazione dei redditi 2021

Il rimborso è valido esclusivamente per le seguenti spese in modalità tracciata, come Pos, assegno o bonifico e quindi non in contanti:

  • Intermediazioni immobiliari per abitazione principale
  • Dentista
  • Veterinarie
  • Funebri
  • Frequenza scuole e università
  • Frequenza asili nido
  • Assicurazioni rischio morte
  • Erogazioni liberali
  • Iscrizione ragazzi ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi
  • Affitti studenti universitari
  • Canoni abitazione principale
  • Addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza
  • Abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale
  • Dispositivi medici non acquistati in farmacia

In merito alle spese detraibile, è necessario dedicare spazio all’ area delle spese mediche detraibili (sempre se tracciabili), nel caso non siano rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN:

  • Prestazioni rese da un medico generico
  • Visite di un medico specialista
  • Spese di degenza, ricovero e parto
  • Esami del sangue
  • Day Hospital
  • Spese per interventi chirurgici
  • Spese per trasporto in ambulanza
  • Anestesia epidurale, inseminazione artificiale, amniocentesi, villocentesi, altre analisi di diagnosi prenatale
  • Prestazioni rese da psicologi e psicoterapeuti per finalità terapeutiche, da biologi nutrizionisti la cui professione, pur non essendo sanitaria, è inserita nel ruolo sanitario del Servizio Sanitario Nazionale, nonché le prestazioni rese da ambulatori specialistici per la disassuefazione dal fumo di tabacco
  • Prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona
  • Spese di assistenza infermieristica e riabilitativa (es.: fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, ecc.)
  • Spese per fisioterapia e dietista, massofisioterapia, mesoterapia e ozonoterapia;
  • ‼-Prestazioni chiropratiche
  • Cure termali
  • Esami di laboratorio
  • Prestazioni specialistiche, comprese perizie medico legali, visite assicurative, visite sportive e di rinnovo patente
  • Controlli ordinari sulla salute della persona, ricerche e applicazioni
  • Elettrocardiogrammi, ecocardiografia
  • Elettroencefalogrammi
  • A.C. (tomografia assiale computerizzata)
  • Risonanza magnetica nucleare
  • Ecografie
  • Indagini laser
  • Ginnastica correttiva
  • Ginnastica di riabilitazione degli arti e del corpo;
  • Seduta di neuropsichiatria
  • Dialisi e cobaltoterapia
  • Iodio-terapia
  • Prestazioni di dermopigmentazione delle ciglia e sopracciglia
  • Spese di crioconservazione e conservazione cellule staminali, prestazioni di conservazione delle cellule del cordone ombelicale, spese relative al trapianto di organi, incluso il relativo trasporto
  • Prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona
  • Prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo
  • Prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale
  • Prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale.

Le novità fiscali della legge di bilancio 2020, prevedono anche due eccezioni, precisando che l’obbligo del pagamento con sistemi tracciabili non si applica in relazione alle spese sostenute per:

  • Acquisto di medicinali in farmacia e di dispositivi medici
  • Prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale

Bonus Sud, credito d’ imposta investimenti beni strumentali: proroga fino al 31 dicembre 2020.

Ufficiale la proroga dell’ agevolazione fiscale per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno

Con la legge di Bilancio 2020 risulta ufficiale la possibilità di usufruiredel credito d’ imposta
per investimenti in beni strumentali dal 25% al 45%.
Di seguito una panoramica in merito al bonus per le aziende:

Il credito d’imposta riconosciuto è pari al:

  • 45% dell’investimento ammissibile per le piccole imprese,
  • 35% dell’investimento ammissibile per le medie imprese
  • 25% dell’investimento ammissibile per le grandi imprese.

Limiti di spesa per usufruire del bonus investimenti:

  • alle piccole imprese per progetti di investimento di valore non superiore a 3 milioni di euro
  • alle medie imprese fino a 10 milioni di euro;
  • alle grand imprese fino a 15 milioni di euro.

Il bonus è fruibile da tutte le aziende, tranne quelle dei seguenti settori:

  • industria siderurgica;
  • industria carbonifera;
  • fibre sintetiche;
  • costruzione navale;
  • trasporti e relative infrastrutture;
  • produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
  • settore creditizio, finanziario e assicurativo.

Per saperne di più, leggi l’ articolo del blog sul credito d’ imposta.

Per richiedere una consulenza gratuita, contatta lo studio Quirino & Associati Commercialisti.

Consulenza su Valutazione dei Rischi aziendali

Un nuovo servizio dello studio Quirino & Associati Commercialisti.

il Decreto Legislativo 81/2008, meglio noto come Testo Unico sulla Sicurezza, è stato emanato per il riassetto e la riforma delle vigenti disposizioni in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. 

Gli ambiti di applicazione del T.U. sono tutti i luoghi di lavoro in cui sono presenti lavoratori dipendenti ovvero lavoratori ad essi assimilati.  

L`obbligo principale è costituito dall’ elaborazione del “Documento sulla Valutazione dei Rischi” (DVR), che deve essere elaborato da ogni azienda entro tre mesi dall’avvio dell’attività, secondo quanto predisposto dal D.Lgs.81/2008 e dalle integrazioni apportate dal D. Lgs. 3 agosto 2009 n. 106 e successive modifiche e integrazioni.

Cosa deve contenere il “Documento sulla valutazione dei Rischi”?

  • l’analisi di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli collegati allo stress lavoro-correlato e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza;
  • l’indicazione delle misure di prevenzione e protezione attuate ed il programma delle misure da adottare per migliorare il livello di sicurezza e salute;
  • l’individuazione dei ruoli dell’organizzazione aziendale, con l’indicazione del nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), del Medico Competente ove previsto, dell’Addetto al primo soccorso e dell’Addetto alla prevenzione incendi ed evacuazione, svolte unicamente da soggetti in possesso di adeguate competenze e formazione;

Come adempiere al D. Lgs. 81/2008?

Lo Studio Quirino & Associati, con l’ausilio di professionisti qualificati del settore, offre un qualificato servizio di consulenza per gli adempimenti del D. Lgs. 81/2008, affiancando l’azienda nella:

  • valutazione dei rischi e preparazione del relativo documento (DVR), previo sopralluogo ed analisi degli ambienti di lavoro e delle lavorazioni effettuate; 
  • sistemazione dei luoghi di lavoro e scelta delle attrezzature e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati;
  • aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e degli altri documenti inerenti la gestione della sicurezza al variare delle condizioni e delle fasi lavorative, nonché per variazioni normative;
  • formazione delle figure responsabili e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione aziendale;
  • servizio di assistenza telefonica circa problematiche inerenti la sicurezza sul lavoro.

Per maggiori approfondimenti e consulenza in merito a tutti gli adempimenti inerenti la Normativa sulla Sicurezza e la Salute nei Luoghi di Lavoro (D. Lgs. 81/2008) è possibile richiedere una consulenza gratuita allo studio Quirino & Associati Commercialisti

Bonus Sud 2019, credito d’imposta investimenti beni strumentali.

Bonus Sud 2019, fino al 31 dicembre sarà possibile beneficiare del credito d’imposta dal 25% e fino al 45% per gli investimenti in beni strumentali.

Per l’accesso all’agevolazione, finalizzata ad incentivare gli investimenti nelle Regioni del Mezzogiorno, è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione con i dati delle spese sostenute e che rientrano tra quelle ammesse al credito d’imposta per gli investimenti.

Per il momento il bonus Sud è richiedibile per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2019 ed è proprio per via della scadenza dell’agevolazione che in molti si chiedono quali sono i requisiti e gli importi riconosciuti.

Cos è il credito d’ imposta per gli investimenti in beni strumentali?

Il bonus Sud è stato introdotto dal 2016 e fino al 2019 per agevolare gli investimenti delle imprese con strutture produttive situate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Per le spese in beni strumentali sostenute fino al 31 dicembre sarà possibile accedere ad un credito d’imposta di importo variabile e calcolato in base a tre aliquote, applicate prendendo come riferimento le dimensioni dell’impresa richiedente.

  • alle piccole imprese per progetti di investimento di valore non superiore a 3 milioni di euro,
  • alle medie imprese fino a 10 milioni di euro;
  • alle grandi imprese fino a 15 milioni di euro.

Quali sono le imprese a cui non spetta il bonus investimenti?

Non possono usufruire del credito d’imposta le imprese in difficoltà o quelle che operano nei seguenti settori:

  • industria siderurgica;
  • industria carbonifera;
  • fibre sintetiche;
  • costruzione navale;
  • trasporti e relative infrastrutture;
  • produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
  • settore creditizio, finanziario e assicurativo.

I beneficiari del credito d’imposta sono tenuti a dimostrare gli investimenti legati all’acquisto, anche tramite contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti, tecnologie e attrezzature destinati ad aziende già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.

Quali sono le imprese a cui spetta il bonus investimenti?

Bonus Sud 2019, chi può richiedere il credito d’imposta investimenti

Il credito d’imposta riconosciuto è pari al

  • 45% dell’investimento ammissibile per le piccole imprese,
  • 35% dell’investimento ammissibile per le medie imprese
  • 25% dell’investimento ammissibile per le grandi imprese.

L’accesso al credito d’imposta è consentito a tutti i titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla forma giuridica utilizzata.

In merito ai requisiti previsti per richiedere il bonus per gli investimenti al Sud c’è da dire che la normativa non prevede particolari limiti e l’Agenzia delle Entrate si è mostrata particolarmente elastica in merito, confermando la possibilità di fruizione anche nel caso di cessione del ramo d’azienda.

Come poter usufruire del bonus investimenti?

Per poter utilizzare il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nelle regioni del Sud le imprese sono tenute a presentare preventiva comunicazione all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica.

La scadenza è fissata al 31 dicembre 2019, salvo proroga dell’incentivo.

In ogni caso è previsto che l’Agenzia delle Entrate, una volta ricevuta la comunicazione e previa verifica dei dati dichiarati nella stessa, trasmetta alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.

L’iter della domanda e dell’autorizzazione all’ utilizzo del bonus prevede il coinvolgimento anche del MISE, ai fini della verifica dei requisiti del progetto d’investimento per l’accesso ai fondi Europei.

Vuoi maggiori informazioni sul credito di imposta investimenti in beni strumentali?

Trovi il credito di imposta un’ opportunità da cogliere per la tua azienda?

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Via al Bando Voucher Digitali. Oltre 1 milione disponibile per le iniziative di digitalizzazione.

La Camera di Commercio di Napoli ha approvato l’iniziativa “Bando voucher digitali I4.0-Anno 2019”, al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese (MPMI), di tutti i settori economici attraverso:

• la diffusione della “cultura digitale” tra le MPMI della circoscrizione territoriale camerale;

• l’innalzamento della consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici.

Le risorse disponibili per il presente bando ammontano complessivamente a 1.058.971,78 euro.

A chi è rivolto il Bando?


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Per il Bando Voucher Digitali I4.0, sono coinvolte Le micro piccole e medie imprese (MPMI) aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Napoli.

Quali sono gli obiettivi del bando?


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  • Promuovere l’utilizzo da parte delle MPMI di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Nazionale Impresa 4.0.
  • Stimolare la domanda da parte delle imprese di servizi per il trasferimento di soluzioni tecnologiche e/o realizzare innovazioni tecnologiche e/o implementare modelli di business derivanti dall’applicazione di tecnologie I4.0

Quali sono le caratteristiche e le spese ammissibili del contributo?


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Le agevolazioni saranno concesse alle imprese sotto forma di voucher.

L’investimento minimo richiesto è di euro 5.000, l’importo del contributo massimo è di euro 15.000.

È ammessa per ciascuna impresa una sola richiesta di voucher.

Sono ammissibili le spese per:

  1. servizi di consulenza e/o formazione relativi ad una o più tecnologie tra quelle indicate all’art. 2, comma 3 del Bando. Tali spese devono rappresentare almeno il 50% delle spese ammissibili ed i servizi dovranno essere erogati dalle tipologie di fornitori previsti dal Bando;
  2. acquisto di beni e servizi strumentali, nel limite massimo del 50% delle spese ammissibili, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti indicate all’art. 2, comma 3 del Bando.

Tutte le spese si intendono al netto dell’IVA, il cui computo non rientra nelle spese ammesse.

Test on line di autovalutazione

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Per scoprire il livello di maturità digitale della propria impresa e indirizzare al meglio la richiesta di finanziamento tra le tecnologie indicate dal bando, è online SELFI4.0, il test di autovalutazione messo a punto dalle Camere di commercio.

Per procedere al test è sufficiente compilare online un semplice questionario accessibile dal portale www.puntoimpresadigitale.camcom.it articolato su 8 aree tematiche, ciascuna impresa potrà ottenere una fotografia del suo grado di maturità 4.0 (esordiente, apprendista, specialista, esperto o campione del digitale) e ricevere il report completo comprensivo delle indicazioni sintetiche per migliorare il proprio livello di maturità digitale.

Quando presentare le istanze?

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Le istanze vanno presentate dalle ore 8:00 del 29/04/2019 alle ore 21:00 del 15/07/2019

Come procedere per usufruire del bando?

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Per usufruire del bando, è possibile richiedere una consulenza allo studio Quirino & Associati Commercialisti. Il nostro team sarà al fianco delle aziende in diverse fasi:

  • Compilazione modulistica
  • Inoltro richiesta
  • Caricamento su piattaforma

Clicca qui per contattarci, o scrivici all’ indirizzo mail info@studioquirino.com.  

Bando e modulistica

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Per ulteriori informazioni su moduli e modelli legati al bando, è possibile consultare le seguenti fonti:

Bando voucher digitali I4.0 – anno 2019

  1. Modulo domanda
  2. Modulo descrizione intervento proposto
  3. Modello eventuale procura dell’intermediario abilitato
  4. Modello dichiarazione ulteriori fornitori
  5. Modulo di eventuale dichiarazione “de minimis”
  6. Modello eventuale dichiarazione rating legalità
  7. Mod. F23 per bollo